Entriamo nel reparto tecnico di Cimberio per capire come nasce un’idea rivoluzionaria

Entriamo nel reparto tecnico di Cimberio per capire come nasce un’idea rivoluzionaria

Il progetto SMARTCIM, da cui nasce l’innovativo sistema automatico di regolazione e monitoraggio degli impianti termici, muove i primi passi nel reparto tecnico di Cimberio per soddisfare un’esigenza apparentemente semplice ma ricca di risvolti tecnologici.

Chi conosce Cimberio sa che l’azienda è da sempre all’avanguardia nel settore degli impianti di climatizzazione e nella componentistica per il settore termoidraulico, grazie all’innovazione tecnologica raggiunta dedicando numerose risorse alla ricerca e allo sviluppo. In sessant’anni di attività ha depositato circa sessanta brevetti. Praticamente uno all’anno. Un vero record!
Da una di queste intuizioni è nata l’idea di SMARTCIM: abbinare l’elettronica sofisticata alla tradizionale meccanica delle valvole in ottone. In Cimberio piace dire: “Abbiamo reso intelligente l’ottone”.

L’ufficio tecnico è composto da una decina di esperti. Tre anni fa era alla ricerca di un sistema automatizzato che fosse in grado non solo di risolvere i problemi legati ai limiti di precisione delle valvole meccaniche, ma anche di dialogare facilmente con tutte le componenti installate sugli impianti. L’obiettivo era evitare complessi e dispendiosi interventi di adeguamento.
L’esperienza maturata negli anni, la disponibilità di sensori a un costo accessibile, il progresso dei protocolli di comunicazione open source e l’ostinato spirito di miglioramento che anima il gruppo, hanno permesso lo sviluppo di un sistema integrato, in grado di monitorare via web i dati caratteristici di un impianto idronico, interpretarli e adeguarli per ottenere un ottimale bilanciamento, modulazione e regolazione dei flussi.

Quando poi la Commissione europea ha creduto nelle potenzialità del sistema, finanziando il 70% dell’investimento necessario, il progetto ha fatto un importante passo avanti, anche grazie ai test di una dozzina di applicazioni.
Sono stati inoltre individuati due siti, assai diversi tra loro, nei quali installare e provare il sistema. Il primo è un edificio ricettivo all’interno dell’Andoya Space Center, nella Norvegia settentrionale, in un territorio climaticamente estremo. Il secondo è un ristorante stellato sul lago d’Orta, situato all’interno della storica Villa Crespi sottoposta a vincolo monumentale. Entrambi i siti hanno bisogno di essere energeticamente riqualificati e ottimizzati dal punto di vista impiantistico: la versatilità prevista dal progetto SMARTCIM pertanto è la soluzione ideale.

I risultati emersi dalle prove in loco hanno ripagato gli sforzi compiuti negli anni, dando al reparto tecnico la sensazione di aver rivoluzionato l’approccio alla riqualificazione energetica degli edifici.

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