Perché il sistema sviluppato da Cimberio può essere il cuore nevralgico degli smart district
Home automation, risparmio energetico, abbattimento dei gas climalteranti e la sensazione di comfort all’interno degli ambienti in cui si vive e si lavora: sono questi i principi che regolano le nuove tecnologie dell’abitare che stanno alla base di chi progetta gli smart district, quartieri all’avanguardia in cui i servizi energetici sono integrati e condivisi in un’ottica di ottimizzazione delle infrastrutture. Si tratta in gran parte di aree da realizzare ex novo, ma sono diverse le città che hanno in cantiere progetti di riqualificazione e di rilancio di distretti già inseriti nel contesto urbano.
SMARTCIM, il sistema concepito da Cimberio per la corretta gestione degli impianti di climatizzazione, riunisce in un unico sistema organico quei principi di contenimento dei costi, protezione dell’ambiente e benessere climatico, poiché permette ai suoi dispositivi di dialogare tra loro, al fine di ottimizzare le risorse energetiche, termiche ed elettriche. Il sistema agisce autonomamente, secondo avanzati algoritmi matematici, alimentato dagli stimoli percepiti dalle sue sonde dislocate lungo la rete impiantistica e adeguandosi di volta in volta alle mutevoli condizioni di utilizzo quotidiano dell’edificio. Le sue valvole a intelligenza aumentata svolgono infatti una capillare e costante diagnosi elettronica dei parametri vitali dell’impianto termoidraulico, i cui dati, una volta raccolti, possono essere gestiti da remoto tramite un’intuitiva applicazione.
Grazie alla sua versatilità e modularità, SMARTCIM può pertanto essere facilmente integrato anche negli edifici esistenti, nell’ottica di un loro inevitabile retrofitting energetico, e grazie alle sue qualità predittive può rappresentare il sistema nevralgico negli smart district. I condomìni residenziali, gli edifici a destinazione terziaria e commerciale, gli alberghi, le cliniche, gli ospedali, le scuole, le università, i centri commerciali e gli uffici dell’amministrazione pubblica sono infatti tra le tipologie di edifici che trarranno beneficio dall’utilizzo di SMARTCIM.
Al centro delle nuove linee di pianificazione urbanistica ci sono naturalmente gli immobili, che in Europa assorbono da soli il 40% del consumo energetico, e sono di conseguenza i maggiori responsabili della produzione di CO2. Per questo, nella visione dei progettisti, gli edifici dovranno trasformarsi da entità fortemente energivore a sistemi efficienti, e nei casi migliori addirittura energigeni, in grado di azzerare la loro impronta ambientale per contribuire alla riduzione dell’innalzamento della temperatura terrestre.