Come restituire nuova vita a più di cinque milioni di edifici commerciali energivori

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Ogni anno un selezionato numero di rappresentanti di enti pubblici, imprese private e associazioni europee si ritrovano a Bruxelles alla Sustainable Energy Week, la settimana dell’energia sostenibile promossa dalla Commissione europea. Lo scopo è trovare ispirazione da idee nuove e condividere buone pratiche per un’energia sicura, pulita e sostenibile.

All’edizione 2016 attorno al progetto SMARTCIM si è acceso un interessante confronto. L’innovativo sistema per la regolazione degli impianti termici, in grado di promettere elevati risparmi energetici, è stato raccontato da Roberto Cimberio, CEO di Cimberio S.p.A., il quale ha evidenziato le caratteristiche e le potenzialità di un’idea molto complessa, ma di semplice applicazione.

Nel mondo ci sono cinque milioni e mezzo di edifici commerciali obsoleti, che necessitano di essere energeticamente riqualificati. Non ha senso demolirli, è molto più ragionevole rinnovarli, rendendoli allʼavanguardia.
SMARTCIM nasce per dare nuova vita a questo grande patrimonio edilizio energivoro.
L’innovazione a cui si giungerà con il progetto agirà sugli impianti termici degli edifici esistenti, monitorandone i consumi e intervenendo per ottimizzarli. Il risultato? Un notevole risparmio dei consumi e un aiuto al nostro ambiente.
SMARTCIM prevede un sistema estremamente versatile, applicabile in contesti, ambienti e situazioni assai diversi tra loro. E Cimberio ha individuato due siti per la sperimentazione, dissimili in tutto, e ha iniziato a lavorarci.

Il primo: a quattrocento chilometri a nord del circolo polare artico, su un’isola della Norvegia, cʼè lʼAndoya Space Center, il centro di ricerca spaziale norvegese. Il luogo è impervio e selvaggio, e lʼedificio che ospita i tecnici e gli scienziati necessita di un intervento di retrofitting energetico. Il lavoro di riqualificazione ha come obiettivo l’ottimizzazione degli impianti termici, lʼefficienza e il risparmio in una situazione ambientale estrema.

Il secondo è sul lago d’Orta, nel nord Italia, tra l’acqua e le montagne. Qui sorge una villa in stile moresco, risalente al 1879. È Villa Crespi, il ristorante stellato di Antonino Cannavacciuolo, chef e volto televisivo dell’edizione italiana di Masterchef. È un edificio storico, sottoposto a vincoli architettonici, sul quale si vuole intervenire per aumentare l’efficienza dell’impianto termico. Le aspettative sono dunque molto elevate, si deve porre estrema attenzione alla percezione del comfort negli ambienti da un lato e allʼestetica, allʼarmonia, all’eleganza dall’altro.

La mission è dunque molteplice: il controllo e lʼottimizzazione dei consumi non comportano una ristrutturazione profonda degli edifici ma la loro riqualificazione, il loro adeguamento agli attuali standard energetici.
L’obiettivo pertanto si concretizza anche nel risparmio di suolo, di smaltimento e di risorse, nel rispetto dell’ambiente.

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